Ha cominciato la sua carriera di paracadutista a 16 anni.
Negli anni Novanta ha scelto il base jumping per poter effettuare lanci spettacolari col paracadute da ponti, edifici e da siti naturali molto particolari. Nel 1997 durante il leggendario Bridge Day West Virginia, USA, ha conquistato il titolo mondiale. Nel 1999 si è lanciato dalla statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro e dalle Petronas Twin Towers, a Kuala Lumpur in Malesia, allora l'edificio più alto del mondo. Nel 2003 è stato il primo uomo ad attraversare il Canale della Manica con una tuta alare in fibra di carbonio. Ha coronato la sua carriera di sportivo con un lancio da una capsula spaziale da 38.964,4 metri d'altitudine.
Con la missione Red Bull Stratos ha stabilito tre record mondiali in contemporanea: caduta libera più veloce con 1.357,6 km/h, tragitto in caduta libera più lungo (36.402,6 metri) e altitudine più elevata.
La sua performance gli è valsa il Laureus World Sports Award, l'Oscar dello sport, e l'ambito Millenium Bambi.
Baumgartner è atleta della Red Bull e nel 2013 è stato insignito del prestigioso premio National Geographic Adventurer of the Year.
Con il conseguimento del brevetto di elicotterista privato per l'Austria e gli Stati Uniti e quello commerciale a livello europeo, Baumgartner ha realizzato un altro sogno della sua infanzia.
Dopo il successo della missione Stratos si dedicherà, in futuro e a livello mondiale, a operazioni che prevedono l'uso di elicotteri.
Sperling&Kupfer ha pubblicato nel 2013 "L'uomo che sfidò il cielo. La mia vita in caduta libera".
Per saperne di più: www.felixbaumgartner.com